UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il bene comune e l'identità della famiglia

È indubbio che la Familiaris Consortio (1981) abbia aperto nuovi orizzonti e sia stata la base per tante iniziative, a partire dalla fondamentale Carta dei diritti della famiglia (1983). Tuttavia, secondo Donati, i suoi maggiori insegnamenti debbono ancora dispiegare il potenziale di fecondità che contiene per quanto concerne gli orientamenti e le pratiche di politica familiare. Occorre rileggere la Familiaris Consortio in una nuova luce, considerando le sfide dell’epoca che si apre davanti a noi. La relazione propone un quadro teorico e operativo in tal senso.
26 Novembre 2011
L’esortazione apostolica Familiaris Consortio (22 novembre 1981) è stata una pietra miliare di grande fecondità. Ha aperto nuovi orizzonti ed è stata la base per la formulazione della fondamentale Carta dei diritti della famiglia (22 ottobre 1983), in cui, in modo particolare, è trattato il tema dei diritti famigliari per rapporto al bene comune. La sua validità sfida il tempo e stimola ancor oggi i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà a comprendere la ricchezza e i possibili sviluppi dell’orizzonte che dischiude.
            Il mio intervento non intende però essere di carattere celebrativo, ma invece di carattere propositivo e prospettico. In sostanza, vorrei proporre una riflessione che aiuti a comprendere se e come la dottrina di Giovanni Paolo II sulla famiglia possa e debba essere approfondita, rilanciata e resa operativa in una società che è molto cambiata rispetto all’epoca in cui fu scritta, ma che deve continuare il suo compito di umanizzazione. La Familiaris Consortio va contestualizzata in ogni momento storico per trarne significati e conseguenze pratiche adeguate al tempo.