UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Animazione fascia 6-8

PROGRAMMA FASCIA 6-8 NOCERA UMBRA 27 APRILE – 1 MAGGIO Posso ricevere il dono di Dio e la sua vita solo nella misura in cui lo riconosco nel fratello e lo dichiaro. VENERDI’ 27 APRILE POMERIGGIO: INTRODUZIONE 17.00 – 18.00 Accoglienza [accogliere]: (brevissimo!) gioco di conoscenza sull’alterità ài bambini sono invitati a raccogliere i pezzi di una parola da […]
14 Giugno 2010
PROGRAMMA FASCIA 6-8 NOCERA UMBRA 27 APRILE – 1 MAGGIO
 
Posso ricevere il dono di Dio e la sua vita solo nella misura in cui lo riconosco nel fratello e lo dichiaro.
 
VENERDI’ 27 APRILE POMERIGGIO: INTRODUZIONE
 
17.00 – 18.00 Accoglienza [accogliere]: (brevissimo!) gioco di conoscenza sull’alterità ài bambini sono invitati a raccogliere i pezzi di una parola da comporre, che sarà l’indizio del percorso da intraprendere. Le varie lettere sono individuate dalla forma e dal colore: ciascun bambino dovrà cercare l’ALTRO pezzo, complementare a quello che possiede e poi tutti quanti insieme dovranno comporre la parola finale, ossia VIAGGIO. Ciascun bambino, nel portare il proprio pezzo, si presenterà a tutti gli altri.
 
SABATO 28 APRILE MATTINA: ALTERITA’
 
TEMPO: 9.00 – 12.30
 
9.00 – 9.20  Accoglienza generale
 
9.20 – 9.50 Accoglienza in gruppo [accogliere] : gioco di accoglienza àI bambini sono invitati innanzitutto a richiamare la parola del giorno prima. Si procede quindi con il gioco, che prevede due “momenti”
- nel primo, il tema dell’alterità si richiama grazie alla scoperta. Si comincia a scoprire l’altro a partire da coloro che ci circondano: i bambini vengono bendati e a coppie sono invitati a scoprire con le mani i lineamenti del proprio viso (occhi, bocca, orecchie, capelli, ecc.).
- nel secondo, i bambini verranno “caricati” ( J) su un carrellino della spesa (di quelli con le rotelle alla base e il rivestimento di stoffa che usano le signore in città) decorato a mo’ di astronave e saranno, trainati dagli animatori, portati nel pianeta da cui parte il viaggio anticipato il pomeriggio prima.
 
9.50 – 10.30 gioco sul dialogo [narrare] à partendo dallo spunto circa il dialogo come fonte di scoperta della differenza, i bambini dovranno cercare ciascuno alcuni simboli (due per ciascuno, sparsi per la stanza dei 6-8, rappresentanti varie immagini, come tesoro, bicicletta, pallone, roccia, calice, mantello…). I bambini verranno abbinati, a gruppi di due o di tre, e ciascun gruppo, mischiando i propri simboli, dovrà inventare una storia
 
10.30 – 11-00 giochi 1-2 sulla fatica nell’accogliere la differenza [liberare] àai bambini si propone un mega twister, in cui tutti sono chiamati a giocare, eo un percorso ad ostacoli in cui a coppie sono invitati ad avanzare a coppie toccando con la mano l’uno una parte del corpo diversa dell’altro.
 
11.00 – 11.20 merenda
 
11.20 – 11.45  a questo punto, per le facce del dado [pregare] e [narrare] e per individuare il PERSONAGGIO del pianeta alteritàdifferenza.
Le figure scelte per questo confronto sono:
- San Francesco e il lebbroso
- il piccolo principe e la volpe
 
11.45 – 12.00 lasciamo ai bambini qualche minuto di gioco libero
 
12.00 – 12.30 gioco riassuntivo dei temi della mattinata.
                       Cosa scelgo di portare con me del pianeta che ho appena visitato
 
 
SABATO 28 APRILE POMERIGGIO: PROMESSA
 
POMERIGGIO: 15.00 – 18.00
 
15.00 – 15.20 accoglienza generale
 
15.20 – 15.50 il pianeta della promessa [narrare] : il bambini sono messi di fronte ad una nuova partenza à il piccolo principe li guida verso lo spostamento nel pianeta della promessa
Si potrebbe pensare ad un avvio abbastanza scenografico, con il piccolo principe che prima accoglie i bambini e poi o si trasforma o presenta ai bambini il personaggio del pianeta, cioè ABRAMO (un animatore). Abramo racconta la sua storia.
Bisogna pensare se vogliamo che sia Abramo il personaggio narratore, oppure scegliamo un’altra storia che racconti di una promessa. Credo però sia opportuno puntare sul racconto, ai bimbi le storie piacciono.
 
15.50 – 16.00 il gioco della fiducia [conoscere]àLa promessa ha tanti aspetti: innanzitutto tra colui che promette e colui che riceve la promessa si deve stabilire un rapporto di fiducia vicendevole. I bambini impareranno a sperimentarlo con una semplice attività. Disposti l’uno di spalle all’altro, dovranno lanciarsi all’indietro a peso morto e fidarsi del compagno e della sua presa (contiamo di non prosciugare le scorte della farmacia portatile di maura :D)
 
16.00 – 16.30 il gioco dell’attesa [liberare] à La promessa crea in noi delle aspettative, che sono alimentate e rese rosee dal fatto che non conosciamo cosa ci aspetta. Integrare!
 
16.30 – 16.45 merenda
 
16.45 – 17.00 cerchio di riflessione [narrare] à Faccio anch’io delle promesse durante il giorno? A scuola, con gli amici, in famiglia? Quali promesse sono fatte a me? Come mi sento quando queste promesse vengono esaudite? E quando invece gli altri non riescono a mantenerle e io stesso non ci riesco? Quali sono i miei sogni e le mie speranze per il futuro?
 
17.00 – 17.45 il gioco del dono [costruire] ciascun bambino è chiamato a fabbricare un oggetto (con la pasta di sale, ad esempio) scegliendo un soggetto random tra quelli proposti nei precedenti momenti di animazione e a donare questo oggetto ad un compagno. Questo oggetto sarà il simbolo di una promessa che il bambino si impegna a mantenere entro la sera nei confronti del compagno a cui è stato donato l’oggetto (ci aspettiamo dai bimbi proposte piuttosto semplici e poco pericolose xD)
 
17.45 – 18.00 Cosa porto con me del pianeta della promessa
                       Eventuale gioco libero
 
DOMENICA 29 APRILE MATTINA: DELUSIONE
 
9.00 – 9.20 Accoglienza generale
 
9.20 – 9.50 Il pianeta della delusione [narrare]àUn piccolo principe dall’aspetto un po’ triste accoglie i bimbi nel terzo pianeta da visitare. L’effetto scenografico può essere quello di abbellire una parte della stanza con alberi spogli, cielo grigio, terreno arido. Il risultato auspicabile è quello di trasmettere ai bambini una sensazione che sembra negativa rispetto a quanto già visitato.
Anche in questo pianeta troviamo un ospite: San Pietro racconta la sua storia di delusione.
 
9.50 – 10.20 Il gioco della delusione [liberareconoscere]àscopo del gioco è creare l’aspettativa nei bambini. L’idea è quella di realizzare un percorso a tema molto articolato al termine del quale verrà fatto intendere ai bambini ci sarà una ben sperata sorpresa. In realtà così non sarà, alla fine troveranno oggetti di gran lunga meno esaltanti di quanto avevano sperato (un mucchio di terra, sassi, erba).
 
10.20 – 10.45 il gioco della distanza [liberareconoscere]àla delusione ci allontana dalle cose che un tempo pensavamo felici. I bambini sono invitati ad intraprendere una serie di percorsi (tracciati con fili o segnapassi dello stesso colore) che li porteranno ad angoli opposti della sala, dove saranno “bloccati”. Da questi angoli dovranno provare a passarsi una parola d’ordine necessaria per sbloccarsi, scritta su un foglio di carta, ma dovranno farlo senza spostarsi dalla loro posizione (il gioco prevede che sia difficile che ci riescano)
 
10.45 – 11.00 merenda
 
11.00 – 11.30 disegno [narrare] à ai bimbi viene chiesto di rappresentare un episodio in cui si sono sentiti particolarmente tristi e delusi per non aver ottenuto ciò che speravano
 
11.30 – 11.45 il gioco dei galli àla delusione ci porta a volte a procedere per la nostra strada senza renderci conto di poter essere cattivi o insensibile nei confronti degli altri, perché siamo impegnati a convivere con il nostro disagio. Da questo spunto secondo me possono venir fuori idee molto carine; i galli ne sono un timidissimo esempio, credo.
 
11.45 – 12.15 il gioco del “sei proprio sicuro” àIl dubbio è uno degli elementi che alimentano la mancanza di fiducia in chi ha tradito le nostre aspettative. Due attività da proporre:
- un gioco classico: i bambini sono disposti a cerchio. Uno bendato deve riuscire a riconoscere chi lo ha toccato;
- una sorta di quiz progressivo, in cui ai bambini (magari divisi in squadre) sono fatte in serie un gruppo di domande di difficoltà diversa. Ogni volta che il bambino risponde, indipendentemente dal fatto che la sua risposta sia giusta o sbagliata, viene chiesto “sei sicuro”, in modo da testare la sua capacità di non cadere nel dubbio. Nel caso di risposta sbagliata si ricomincia il giro di domande dall’inizio. Chi prima finisce la serie si aggiudica il gioco.
 
12.15 – 12.45 Una storia di dubbio: San Tommaso [narrare].
 
DOMENICA 29 APRILE POMERIGGIO: USCIRE FUORI
 
15.30 – 15.50 Accoglienza generale
 
15.50 – 16.15 Mantenere la fiducia nella promessa che ci è stata fatta significa essere disposti anche a sconvolgere i propri piani, a distanziarsi dal percorso intrapreso, ad abbandonarlo per seguire la nuova strada che ci viene indicata.
Ancora una volta nella storia entra Abramo, [narrare] che dopo aver raccontato al piccolo principe l’episodio dell’uscita prima da Ur dei Caldei e poi dalla sua tenda (senza tuttavia fare alcun accenno alle stelle)gli spiega come sia necessario avere il coraggio di abbandonare la strada scelta per condurre il gruppo 6-8 al successivo pianeta. Il gruppo deve USCIRE FUORI DAI PROPRI PIANI.
 
16.15 – 16.45 il gioco dell’uscire fuori [liberareconoscere] Scopo del gioco è quello di far passare ai bambini il concetto che per proseguire bisogna uscire, spostarsi dalle proprie sicurezze ed accettare i rischi del viaggio. Il gioco è rappresentato da una palla a mano un po’ modificata:
i bambini sono divisi in due squadre e tra le due porte sono posizionati in campo vari cerchi. Colui che porta la palla deve sempre partire da un cerchio. Per passare la palla ad un compagno (che appunto dovrà trovarsi all’interno di un cerchio) il bimbo dovrà fare massimo 4 passi fuori dal proprio, quindi lanciare. Vince chi riesce a far catturare più palloni dal proprio portiere.
 
16.45 – 17-00 merenda
 
17.00 – 17.30 andare incontro agli imprevisti [conoscerecostruire] Ora che il mio viaggio ha subito una rotta inaspettata, rifletto su ciò che potrei portare via con me! I bambini sono invitati a indicare per ciascuno cosa ritengono indispensabile avere con sé in virtù di questo improvviso cambiamento di programma (2 oggetti). Li disegneranno e coloreranno poi su cartoncino e li porteranno appesi ad un cordoncino con sé.
 
17.30 – 18.00 il racconto di un viaggio un po’ speciale [narrare]: Enaiatollah si racconta (tratto e riadattato da “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda). Ai bambini è presentato l’esempio di questo ragazzo dal grande coraggio e amore per la vita, che è uscito fuori da se stesso e dal suo Paese per rincorrere la promessa di una vita migliore.
 
18.00 – 18.30 crescere significa uscire fuori! Ai bambini, dopo averli lasciati un po’ liberi, viene presentato un simbolo: le pietre, la terra, l’erba e i semi che avevano trovato alla fine del gioco sulla delusione sembrano assumere un aspetto diverso ora che li osserviamo dalla nuova strada che abbiamo intrapreso (gli animatori compongono con il tutto dei piccoli gruppi: scopo è far trovare il giorno successivo, in relazione al tema della meraviglia, una pianta fiorita).
La giornata si chiude con la notte che cala nella stanza dei 6-8
 
LUNEDI’ 30 APRILE MATTINA: MERAVIGLIA
 
9.00 – 9.20 Accoglienza generale
 
9.20 – 10.00 “E quindi uscimmo a riveder le stelle” [narrare]I bambini entrano in una stanza dei 6-8 completamente al buio. Il giorno prima ci eravamo lasciati sull’astronave guidata dal piccolo principe non ancora attraccata su nessun pianeta. All’entrata però si vede una luce in lontananza: il piccolo principe decide di seguirla ed “atterra” quindi su questo pianeta dal nome sconosciuto. Man mano però la luce si fa sempre più viva (potremmo creare l’effetto accendendo una serie di candele in serie) e si scopre una scritta che ci rivela il nome del pianeta: “MERAVIGLIA”.
I bambini sono invitati a brevi riflessioni su questa parola, quando ad un certo punto le luci si spengono di nuovo ed in lontananza (sulla parete) comincia a comparire una serie di stelle (l’idea era quella di recuperare le stelline fluorescenti che si incollano sopra in soffitti delle camere dei bimbi piccoli). Compare sulla scena Abramo che racconta la sua esperienza con le stelle (vedi riferimenti biblici).
Piano piano, la stanza si riporta a giorno e i bimbi, esattamente dove il giorno prima hanno lasciato i cumuli di terra e pietra troveranno le piante cresciute.
 
10.00 – 10.30 Ora che è stata fatta una esperienza più o meno “concreta” della meraviglia, i bimbi la mettono in pratica con la scoperta: saranno coinvolti in una piccola caccia al tesoro in cui dovranno recuperare per la stanza gli oggetti che appartengono all’ultimo ospite dei pianeti visitati (fazzoletto, cappello, bacchetta, fiori, monetine).
 
10.30 – 11.00 Merenda + gioco libero
 
11.00 – 11.30 Il mago. L’ultimo personaggio incontrato esegue una serie di piccoli trucchi di magia (vedi youtube) e spiega ai bambini che cos’è la meraviglia.
 
11.30 – 12.00 In cerchio con il mago. I bimbi, fatta conoscenza con il mago, assisteranno insieme a lui alla proiezione di una serie di immagini e saranno da lui interrogati sulle immagini scelte e perché e circa le esperienze che ogni giorno, nel piccolo e nel grande, riempiono il cuore di stupore.
 
12.00 – 12.30 Conta le stelle se ci riesci. I bimbi, in squadre dovranno, dopo aver visto una serie di oggetti per un intervallo di tempo relativamente breve, dire il numero degli oggetti ed elencarne la tipologia
 
12.30 – 12.50 Cosa porto sull’astronave? Nemmeno il tempo di prenderci gusto, ed il piccolo principe già deve ripartire verso nuove avventure: cosa metto nel portabagagli di questa esperienza?
 
LUNEDI 30 APRILE POMERIGGIO: LABORATORIO SULLE STELLE
 
15.00 – 15.30 Accoglienza generale
15.30 – 18.00 Laboratorio con Davide e Dorella
18.00 – 18.30 La storia del nostro viaggio
 
 
Le sei facce del dado:
  1. accogliere
  2. liberare
  3. narrare
  4. pregare
  5. conoscere
  6. costruire