UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Famiglia nel cuore della Chiesa e della Società

Il Convegno regionale triennale di La Famiglia nel cuore della Chiesa e della Società organizzato dalla Commissione regionale sarda di Pastorale familiare vuole ricordare e recepire maggiormente l'evento e i testi del Concilio Vaticano II attraverso la mediazione dei testi del Concilio Plenario Sardo rendendo le famiglie delle diocesi della Sardegna protagoniste della recezione e attuazione della visione di Chiesa e di società che i testi conciliari donano.
3 Luglio 2013
Il Convegno regionale triennale di “La Famiglia nel cuore della Chiesa e della Società” organizzato dalla Commissione regionale sarda di Pastorale familiare vuole ricordare e recepire maggiormente l’evento e i testi del Concilio Vaticano II attraverso la mediazione dei testi del Concilio Plenario Sardo rendendo le famiglie delle diocesi della Sardegna protagoniste della recezione e attuazione della visione di Chiesa e di società che i testi conciliari donano.
Gli stessi testi conciliari indicano la famiglia come Chiesa domestica e i genitori come primi interpreti e collaboratori del Creatore e annunciatori del Vangelo alla persona umana (vedi Lumen Gentium 11) e, allo stesso momento, la famiglia come “madre e matrice della cultura dell’uomo universale” (GS 61) della quale il documento Gaudium et Spes si fa interprete e promotore.
Il Concilio Plenario Sardo (1995-2001) si pone come attuazione dei testi conciliari per la Chiesa che é in Sardegna e indica la pastorale familiare “come una delle linee portanti di tutta la pastorale parrocchiale, diocesana e regionale dell’Isola” (CPS, 68).
Le Famiglie, avendo a che fare con i bambini,  sono esperte nel gioco, per questo noi, come famiglie  desideriamo “giocare a concilio”. Lo svolgimento di questo convegno triennale vorrà perciò “imitare” in piccolo le modalità di svolgimento della stesso Concilio Vaticano II aprendoci in modo particolare a quanto lo Spirito Santo potrà suggerirci.
Nel primo anno si approfondirà il ruolo della famiglia come Chiesa domestica a favore della comunione ecclesiale. Il Concilio Vaticano II riprende l’antica denominazione della famiglia cristiana come “Chiesa domestica”, che si potrebbe tradurre con “Chiesa a casa nostra”. I testi conciliari attuano così una rivoluzione nella concezione e percezione della famiglia cristiana: si trova in casa tutto il mistero della Chiesa, grazie alla sua intima partecipazione alla vita trinitaria grazie al sacramento del battesimo e delle nozze. Ne risulta allo stesso momento una sorprendente e indistruttibile qualità di vita familiare tutta immersa nella vita divina ed umana di Gesù e un conseguente coinvolgimento in tutta la vita della Chiesa.
Nel secondo anno del convegno si approfondisce la relazione della famiglia con la società attuale. Gaudium et spes caratterizza l’umanità intera come “famiglia”. Se l’espressione “Chiesa domestica” porta a casa nostra tutta la Chiesa come “mia famiglia” così disegnare l’umanità intera come famiglia porta tutti i popoli tra le mie pareti domestiche. Il Concilio apre le famiglie a questi orizzonti mondiali. La Chiesa di fatto immerge ogni famiglia nella vicinanza che Gesù ha verso ogni popolo e ogni essere umano. Per questo motivo in senso realissimo tutta l’umanità è la mia famiglia. Il Concilio Vaticano non si stanca di mettere in correlazione l’intima natura della Chiesa quale sacramento di unità del genere umano e la crescente attuazione di unificazione mondiale. Di fatto l’epoca digitale ci porta l’umanità a casa nostra. Il digitale ci fa sperimentare in modo straordinario quanto il Concilio dice della famiglia.
Infine nel terzo anno si cercherà di ritrovarsi su quanto si è scoperto in questi tre anni elaborando testi secondo lo stile conciliare. I testi elaborati dovrebbero essere a “uso familiare”, vale a dire snelli, brevi, concreti, di immediata comprensione e di facile applicazione.
Ogni anno sono previsti due momenti di incontro di “congregazioni generali”: una tre giorni durante l’estate e una giornata in autunno per permettere la ricezione e l’elaborazione dei testi e delle esperienze.
In sintonia con il metodo di lavoro del Concilio Vaticano II le famiglie si divideranno in dieci commissioni guidate dai tutor costituiti dai responsabili delle commissioni diocesane di pastorale familiare dell’isola o dai loro rappresentanti per approfondire in lavori di gruppo i testi conciliari visti alla luce della propria esperienza familiare, parrocchiale, diocesana e civile. Nelle commissioni si dovrebbe tradurre la visione ecclesiale e civile della famiglia in modalità concrete di pensare, immaginare, sentire, dire e realizzare la famiglia nelle sue varie manifestazioni. Che le 10 commissioni corrispondano alle dieci diocesi vuole favorire una presa di coscienza dell’essere Chiesa regionale alla ricerca della felicità cristiana ed umana dell’isola, vale a dire del bene comune della Chiesa e della società in Sardegna.
Ai bambini e giovani sarà offerto un percorso di animazione e di gioco ispirato ai temi annuali del convegno in sintonia con il loro linguaggio e il loro modo di percepire la vita. Il metodo è stato attuato già l’anno scorso con grande successo tanto da suscitare nei bambini il desiderio di non voler lasciare più il convegno.
Sia il metodo dei tutor che guidano per tre anni le commissioni sia l’animazione del programma dei giovani e bambini sono una rielaborazione nel nostro territorio del metodo dei convegni della Pastorale familiare nazionale alla quale va un profondo grazie per i metodi che offre alle pastorali regionali e diocesane.
Questo convegno triennale è il frutto di collaborazione tra la Commissione regionale (di cui fanno parte anche le coppie che hanno il Master in scienze del matrimonio e della Famiglia o il Diploma in Pastorale familiare), le commissioni diocesane, i nostri vescovi e molti movimenti ed associazioni che operano a favore della famiglia in Sardegna. Sarà particolarmente interessante e suggestivo applicare come famiglie, anche nella elaborazione dei testi, il metodo conciliare vivendo la ricchezza della forza delle parole stesse del Concilio. La speranza è che grazie a Gesù sempre più famiglie possano scoprire tutta la Chiesa e tutta l’umanità .. “a casa propria” come la mia famiglia.

Padre Christian Steiner, Tore e Loredana Marcia